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RISCHIO COVID-19: PULIZIA E SANIFICAZIONE SECONDO L'INAIL

Inail ed emergenza COVID-19: indicazioni su pulizia e sanificazione

Un documento dell’Inail sulla prevenzione e contenimento della diffusione del SARS-CoV-2 riporta indicazioni generali e misure specifiche rivolte alle strutture dell’istituto. Focus sulle misure specifiche per la pulizia e la sanificazione.

Dopo il lungo periodo di lockdown della prima fase dell’emergenza COVID-19, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (Inail) ha pubblicato una serie di documenti tecnici per la prosecuzione delle attività dell’Istituto con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e di protezione dei dipendenti durante l’espletamento delle specifiche mansioni.
Documenti che ancora oggi possono fornire utili informazioni sulle indicazioni generali per il contenimento del virus SARS-CoV-2 e che sono state ricordati e segnalati nel recente incontro Inail online “La nuova geografia degli spazi. I luoghi di lavoro nel tempo del Covid”, che si è tenuto il 2 dicembre 2020 durante la manifestazione Ambiente Lavoro 2020.
Si riporta oggi un articolo di Puntosicuro che si sofferma , in particolare, sul documento “Prevenzione e contenimento della diffusione del SARS-CoV-2 alla ripresa delle attività di Inail. Indicazioni generali e misure specifiche” elaborato dalla Direzione centrale prevenzione e curato da Stefano Signorini, Ghita Bracaletti, Corrado Landi, Barbara Manfredi, Vanessa Manni, Michele Meschino, Luigi Prestinenza, Davide Sani, Sara Stabile e Antonio Terracina, con varie collaborazioni.

Con questo documento tecnico, elaborato sulla base degli indirizzi normativi e tecnici emanati nel periodo dell’emergenza, si forniscono “indicazioni generali e misure specifiche da adottare per la prevenzione e il contenimento della diffusione del SARS-CoV-2 presso tutte le strutture dell’Istituto”.

Le misure generali anticontagio e le strategie di prevenzione
La prima parte del documento Inail si sofferma sulle “misure generali anti contagio a garanzia della tutela della salute dei lavoratori e della salubrità degli ambienti di lavoro, organizzate secondo l’approccio integrato per la valutazione e gestione dei rischi (d.lgs. 81/2008)” adattato al rischio connesso all’attuale emergenza pandemica secondo quando indicato dal “ Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione” (aprile 2020).

In particolare si indica che le strategie di prevenzione “dovranno comprendere misure di prevenzione e protezione organizzative, collettive e individuali di natura tecnica e procedurale

Misure organizzative
  • Gestione degli spazi comuni e delle postazioni di lavoro.
  • Organizzazione del lavoro: modalità di accesso in azienda; orario di lavoro; articolazione in turni; lavoro a distanza e trasferte; revisione dei processi produttivi favorendo lo sfasamento temporale e spaziale delle lavorazioni.
  • Regolamentazione dell’accesso dei fornitori, clienti e visitatori esterni.
Misure di prevenzione e protezione collettiva
  • Informazione e formazione dei lavoratori.
  • Ventilazione e ricambi d’aria.
  • Sanificazione degli ambienti.
  • Manutenzione, pulizia e sanificazione degli impianti di ventilazione e condizionamento.
Misure di prevenzione e protezione individuale
  • Precauzioni igieniche personali.
  • Mascherine e Dispositivi di Protezione Individuale (Dpi) e loro corretto uso e smaltimento.
  • Misure specifiche per la prevenzione dell’attivazione di focolai epidemici
  • Sorveglianza sanitaria
 

Le misure specifiche per le attività di pulizia e sanificazione
La seconda parte contiene invece diverse misure specifiche da adottare per la prevenzione e il contenimento della diffusione del SARS-CoV-2, organizzate secondo l’ordine adottato dal “ Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” del 24 aprile 2020 (attualmente allegato 12 del DPCM 14 gennaio 2021) e secondo le indicazioni contenute in vari altri provvedimenti (direttive n. 2 del 12 marzo 2020, n. 3 del 4 maggio 2020, circolare n. 2 del 1° aprile 2020 del Ministro per la Pubblica amministrazione, protocolli di accordo per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da Covid 19 sottoscritti il 3 e l’8 aprile 2020; Protocollo di accordo Inail “Indicazioni per la prevenzione e il contenimento dell’emergenza sanitaria” del 15 maggio 2020, …).
Riguardo alle tante misure specifiche contenute nel documento, che, ricordiamo sono indirizzate alle strutture dell’Inail, ci soffermiamo oggi, in particolare, sulla pulizia e sulla sanificazione.
Si indica che il datore di lavoro “assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica di locali e ambienti chiusi ed aree comuni (spogliatoi, cucine, mense, corridoi), impianti, parti delle attrezzature e delle postazioni di lavoro fisse a contatto con le mani degli operatori (quali pulsantiere, quadri comando, volanti, ecc.), postazioni di lavoro degli operatori addetti alla conduzione di macchine e attrezzature di lavoro e mezzi di trasporto aziendali”.
Inoltre “sui mezzi aziendali anche in convenzione (navette e macchine di servizio) deve essere assicurata la sanificazione delle maniglie di portiere e finestrini (anche dei passeggeri), volante, cambio, chiavi, tessere, etc. mantenendo una corretta areazione all’interno del veicolo e il rispetto della distanza interpersonale”.
Il datore di lavoro assicura poi “la corretta pulizia delle attrezzature e degli strumenti individuali di lavoro impedendone l’uso promiscuo. Qualora debbano essere utilizzate attrezzature di misura o strumentazione tecnica da lavoratori diversi in giorni successivi, si dovrà prevedere una fase di sanificazione prima e/o dopo l’uso. Nel caso di postazioni di lavoro promiscue (ad es. gli uffici ricezione corrispondenza e le guardiole) ossia utilizzate da lavoratori diversi (anche dipendenti di aziende fornitrici di servizi) in giorni/turni diversi, tutta la postazione di lavoro (scrivania, tastiera, schermo, mouse, portapenne), dovrà essere accuratamente sanificata a fine turno/giornata”.
Si segnala che per facilitare le attività di sanificazione, “ciascun lavoratore dovrà lasciare la sua postazione il più possibile sgombra, riponendo tutti i personali strumenti di lavoro e il materiale di cancelleria in un apposito cassetto che dovrà essere messo a disposizione di ciascun lavoratore addetto a quella postazione di lavoro”. E i lavoratori che utilizzano postazioni promiscue “dovranno procedere alla frequente igienizzazione delle mani o utilizzare i guanti monouso per tutto il turno lavorativo”.
Il documento prescrive inoltre di “non utilizzare aria compressa e/o acqua sotto pressione per la pulizia, o altri metodi che possono produrre spruzzi o possono aerosolizzare materiale infettivo nell’ambiente. L’aspirapolvere deve essere utilizzato solo dopo un’adeguata disinfezione”.
Si raccomanda poi “la tenuta e la conservazione di un registro delle attività di pulizia/sanificazione svolte presso i locali dell’Istituto per la verifica della loro attuazione (tipo di apprestamento/attrezzatura/mezzo, data, operatore che ha condotto l’attività e indicazione dei prodotti utilizzati)”.
Infine per la sanificazione ambientale da COVID-19 “occorre prevedere specifici protocolli per ambienti esterni e interni, suddividendo questi ultimi in base alla tipologia della struttura, delle attività lavorative che vi si svolgono e della tipologia di utenti che li frequentano. Tali protocolli di intervento vanno definiti con le aziende che effettuano le operazioni di pulizia e sanificazione in possesso dei requisiti professionali adeguati”.

Il ricambio dell’aria e le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità
Sempre riguardo alle attività di pulizia e sanificazione il documento sottolinea che gli addetti/operatori professionali che svolgono le attività di pulizia degli ambienti e/o luoghi di lavoro “devono correttamente seguire le procedure, i protocolli, le modalità aziendali e adottare l’uso di Dpi e di idonei abiti da lavoro, secondo le indicazioni del proprio datore di lavoro e purché rispondano agli standard di sicurezza dell’Istituto”.
Si segnala che in generale negli ambienti chiusi “dovranno essere seguite le specifiche indicazioni fornite dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS):
  • garantire un buon ricambio dell’aria in tutti gli ambienti dove sono presenti postazioni di lavoro e personale, arieggiando con maggiore frequenza per favorire una riduzione delle concentrazioni degli inquinanti specifici, degli odori, dell’umidità e del bioaerosol che può trasportare batteri, virus, allergeni, funghi filamentosi (muffe). Si sottolinea che scarsi ricambi d’aria favoriscono, negli ambienti chiusi, l’esposizione a inquinanti e possono facilitare la trasmissione di agenti patogeni tra i lavoratori;
  • valutare il ricambio dell’aria in relazione al numero di lavoratori presenti, al tipo di attività svolta e alla durata della permanenza negli ambienti di lavoro. Durante il ricambio naturale dell’aria è opportuno evitare la creazione di condizioni di disagio (correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo) per il personale nell’ambiente di lavoro.
Concludiamo rimandando alla lettura integrale del documento che riporta anche altre indicazioni sul tema della pulizia, della sanificazione e della qualità dell’aria con particolare riferimento agli impianti aeraulici.
Ricordiamo che il documento si sofferma poi su vari altri argomenti: informazione sulle misure specifiche di prevenzione e protezione adottate, modalità di ingresso del personale, modalità di accesso dei fornitori esterni e utenti, precauzioni igieniche personali, dispositivi di protezione individuale, gestione spazi comuni, organizzazione aziendale, spostamenti interni, riunioni, eventi interni, trasferte e formazione, sorveglianza sanitaria, ….

Riferimento:
Inail, Direzione centrale prevenzione, “ Prevenzione e contenimento della diffusione del SARS-CoV-2 alla ripresa delle attività di Inail. Indicazioni generali e misure specifiche”, documento a cura di Stefano Signorini, Ghita Bracaletti, Corrado Landi, Barbara Manfredi, Vanessa Manni, Michele Meschino, Luigi Prestinenza, Davide Sani, Sara Stabile e Antonio Terracina, con la collaborazione di Cristina Di Tecco, Adriano Maggi, Benedetta Persechino, Patrizio Rossi, edizione 2020

Fonte: Puntosicuro
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