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COVID-19: MISURE ANTI CONTAGIO PER LE SCUOLE

Le scuole e l’emergenza COVID: le novità sulle distanze di sicurezza

Un nuovo contributo sulla problematica del distanziamento interpersonale nelle aule didattiche in previsione del rientro in classe. Un aggiornamento sulle possibilità di riorganizzazione delle classi.

In relazione all’emergenza COVID-19 e alla ripartenza delle attività scolastiche, che avverrà a settembre pur tra i dubbi relativi ai rischi e agli standard di sicurezza richiesti, torniamo a fornire utili informazioni in materia di sicurezza.


Le scuole e l’emergenza COVID: come rispettare le distanze di sicurezza? Ultimi aggiornamenti

Nelle ultime settimane elevato è stato il fermento degli addetti ai lavori e delle autorità per chiarire, anche se ancora con molti dubbi e lacune, i parametri di rientro in classe per settembre.

L’aspetto più discusso è stato sicuramente quello relativo alla distanza interpersonale tra gli studenti, e se questa fosse da considerare “statica”, avendo come riferimento lo studente seduto al banco, o “dinamica” quindi da rispettare anche durante i movimenti degli studenti

In un primo periodo, l’assunzione corretta era sicuramente quella più cautelativa, ovvero quella del metro “dinamico”, in particolare perché richiamata esplicitamente in due passaggi principali:

Il verbale CTS del 28/5/2020 che scriveva:
“Il layout delle aule destinate alla didattica andrà rivisto con una rimodulazione dei banchi, dei posti a sedere e degli arredi scolastici, al fine di garantire il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro, anche in considerazione dello spazio di movimento”.

La adozione del Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021, che riporta:
“Anche per le attività scolastiche, pur in presenza di specificità di contesto, restano validi i principi cardine che hanno caratterizzato le scelte e gli indirizzi tecnici quali:

1. il distanziamento sociale (mantenendo una distanza interpersonale non inferiore al metro);
2. la rigorosa igiene delle mani, personale e degli ambienti;
3. la capacità di controllo e risposta dei servizi sanitari della sanità pubblica territoriale e ospedaliera.

È necessario quindi prevedere specifiche misure di sistema, organizzative, di prevenzione e protezione, igieniche e comunicative declinate nello specifico contesto della scuola, tenendo presente i criteri già individuati dal CTS per i protocolli di settore, anche facendo riferimento ai documenti di indirizzo prodotti da ISS e INAIL:

1. Il rischio di aggregazione e affollamento e la possibilità di prevenirlo in maniera efficace nelle singole realtà e nell'accesso a queste;
2. La prossimità delle persone (es. lavoratori, utenti, ecc.) rispetto a contesti statici (es. persone tutte ferme in postazioni fisse), dinamici (persone in movimento) o misti (contemporanea presenza di persone in posizioni fisse e di altre in movimento)” (…);

Rispetto alle precedenti considerazioni, descritte nell’ articolo del 16/7/2020 (l’articolo fu scritto intorno ai primi giorni di luglio), sono intervenuti due ulteriori verbali del CTS, e con essi due importati chiarimenti:
  • Con il verbale n. 90 del 24/6/2020 il CTS ha chiarito che la distanza è da considerarsi tra le rime buccali (quindi la bocca) degli studenti
  • Con il verbale n. 94 del 7/7/2020 il CTS ha chiarito che nella zona banchi il distanziamento minimo di 1 metro tra le rime buccali degli studenti dovrà essere calcolato dalla posizione seduta al banco dello studente, avendo pertanto riferimento alla situazione di staticità.
Sul primo punto è stata fornita una precisazione utile e, si ritiene, anche dovuta. 
Sul secondo punto c’è stato un netto cambio di rotta, essendo l’affermazione evidentemente in antitesi con i precedenti riferimenti normativi
Rimangono in ogni caso valide le considerazioni relative a:
  • la presenza di arredi come librerie e scaffali dovrà essere sempre limitatissima (è fortemente raccomandata l’eliminazione di ogni arredo, anche per agevolare le procedure di sanificazione)
  • l’impossibilità di formulare considerazioni precise solamente in base al parametro superficie (aspetto confermato anche dal CTS)
  • La posizione della cattedra (o del solo insegnante) sarà vincolata e si ricorda che l’insegnante dovrà essere sempre ed in ogni condizione a 2 metri di distanza da ogni studente; sottolineiamo che il distanziamento per l’insegnante risulta DINAMICO, infatti nel verbale 94 del CTS si parla di “zona interattiva” tra docente e studente, in cui deve essere rispettata la distanza di 2 metri.
Secondo queste nuove specifiche il massimo affollamento dei locali cresce ragionevolmente di alcune unità.

Anche in questo caso è utile sottolineare alcuni aspetti:
  • In questo schema non esistono particolari vincoli di movimento, ma si ricorda che nel caso le persone si muovano, dovrà essere indossata la mascherina
  • a seconda della posizione della cattedra potrebbe essere necessario eliminare una o due postazioni degli studenti (al fine di rispettare i due metri di distanza tra docenti e studenti). Potrebbe essere opportuno valutarne la rimozione così da guadagnare dello spazio per il mantenimento dei suddetti banchi
  • l’eventuale spazio “laterale” residuo (nella direzione tra la parete della porta e le finestre) dovrà essere equamente distribuito tra la zona di apertura delle finestre e quella destinata ai corridoi centrali (che dovranno essere sempre il più larghi possibile)
  • Si ritiene opportuno ricordare che in tutte le aule la postazione dell’insegnante dovrebbe essere presso la porta, per evitare il transito nella “zona studenti”.
  • Nel caso sia necessario inserire un disabile in una classe, si ricorda che quest’ultimo dovrà essere collocato (unitamente al proprio assistente) nel rispetto del distanziamento di 2 metri dagli altri studenti (analogamente a quanto avviene con il docente). Ciò comporta verosimilmente la perdita di 2/3 postazioni studenti (quelle più prossime al docente stesso)
  • In questo schema la eventuale interazione tra ciascuna coppia di studenti, dovrà essere evitata con un adeguato grado di responsabilizzazione degli studenti ed un incrementato livello di vigilanza da parte del personale (ad esempio gli studenti dovranno essere istruiti a non scambiarsi oggetti, non assumere posture che potrebbero diminuire la distanza di sicurezza,…). Unica alternativa a tale misura può essere l’adozione del modello proposto ad esempio dal USR Veneto, dove ogni banco costituisce una postazione isolata, distanziata di almeno 60-80 cm in tutte le direzioni (distanze intese dai bordi degli altri banchi). È evidente che tale schema riduce in ogni caso la capienza del locale.
Fonte: Puntosicuro
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